venerdì 16 maggio 2008
Il Presidente del Parlamento maliano: la proposta d'autonomia è seria e credibile
La proposta marocchina di assegnare un'ampia autonomia alle province del Sud del regno "è seria e credibile", ha sottolineato, venerdì a Rabat, il presidente dell'assemblea nazionale del Mali, il sig. Diocounda Traoré.
"Ciascuno fra dovrebbe avvicinarsi a questa proposta in modo oggettivo e positivo per raggiungere una soluzione che potrebbe essere fondata sulla proposta marocchina", ha dichiarato alla stampa il sig. Diocounda Traoré al termine di un'intervista con il presidente del Consiglio consultivo reale per gli affari sahariani (CORCAS), il sig. Khalihenna Ould Errachid.
"Le parti dovrebbero abbandonare le posizioni immobili, e quando c'è una proposta di questo tipo, accettare di ricongiungerla", ha attestato.
Il Sig. Diocounda Traoré, in a, ha ritenuto che "il problema del Sahara, che dura da oltre 32 anni, impedisce a paesi fratelli e paesi vicini di mantenere relazioni normali".
"La diplomazia parlamentare malienne, che ha già dovuto intervenire in alcuni conflitti in Mali in particolare nel nord malien, può apportare il suo contributo nella ricerca di una soluzione al problema del Sahara", ha indicato.
La delegazione malienne ha raccolto nel corso di questa intervista con il presidente del CORCAS "informazioni nuove e complete rispetto alla questione", ha precisato, garantendo che una volta a Bamako, "la delegazione si farà un dovere di dire e spiegare ciò che ha inteso e di fare in modo che la diplomazia parlamentare possa svolgere un ruolo nel regolamento del problema del Sahara".
Il presidente dell'assemblea nazionale (Parlamento) del Mali, il sig. Dioncounda Traoré, è arrivato mercoledì al Marocco per una visita ufficiale di cinque giorni nel regno alla testa di un'importante delegazione parlamentare.
giovedì 15 maggio 2008
Il Marocco chiama l'ONU ad adottare tutte le misure per evitare qualsiasi nuovo atto di vandalism...
Il Marocco ha chiamato, lunedì, il segretariato dell' ONU ad adottare tutte le misure necessarie per evitare che si riproducono al futuro gli atti di vandalismo perpetrati da membri del MINURSO in zone archeologiche al Sahara.
Intervenendo allora di una riunione della Commissione incaricata delle questioni amministrative e di bilancio, all' occasione della discussione del bilancio del MINURSO, il rappresentante del Marocco a questa commissione, il sig. Nordine Sadouk, si è anche rammaricato che la relazione del segretario generale non ha fatto menzione di quest'atti di vandalismo commesso da membri della missione onusiana .
Caschi blu che appartengono alla MINURSO avevano deteriorato, si ricorda, una zona archeologica al Sahara, disegnando graffiti su rocce dove appaiono incisioni che rappresentano animali ed umani.
Quest'atto era stato vivamente condannato dal Marocco mentre l' Unesco, da parte sua, aveva annunciato che andava ad inviare al regno una commissione di esperti davanti, in coordinamento con le autorità marocchine, per procedere al restauro delle località interessate.
mercoledì 14 maggio 2008
La CE destinata ad agire perché l'Algeria e "Polisario" si impegnino nel regolamento al Sahara
L'eurodeputato tedesca Erika Mann ha sfidato la commissione europea sulle misure che intende adottare in attesa di portare l'Algeria e "il Polisario" ad impegnarsi risolutamente nella dinamica attuale creata dall'iniziativa marocchina per il negoziato di uno statuto d'autonomia al Sahara e "ad astenersi da qualsiasi azione o dichiarazioni tale a autoaffondare gli sforzi che mirano a porre fine a questa vertenza di lunga data".
In una questione indirizzata recentemente all'esecutivo europeo, la signora Mann, membro del gruppo socialista al Parlamento europeo, ha sottolineato che lucori di speranza hanno iniziato ad apparire in seguito all'impegno delle parti al conflitto in negoziati diretti sotto gli auspici delle Nazioni Unite, grazie alla presentazione dell'iniziativa marocchina, rilevando che "il Polisario non cessa, come lo mostrano le sue recenti dichiarazioni, di iscriversi in falso rispetto a questa dinamica positiva".
Quest'atteggiamento, ritiene, è "contrario allo spirito degli accordi ed accordi firmati dalle parti ed agli sforzi fatti dalla Comunità internazionale, ed in particolare il Consiglio di sicurezza, il segretario generale dell'ONU ed il suo inviato personale".
La Sig.ra Mann ha messo in guardia contro le dichiarazioni separatisti in particolare in occasione del loro ultimo "congresso" organizzato a Tifariti (zona tappo instaurata dalle Nazioni Unite), che chiamano alla ripresa delle armi, all'incitamento alla violenza ed al popolamento della zona situata all'Est della parete di sicurezza, notando che queste dichiarazioni, che intervengono in un contesto segnato dalla recrudescenza degli atti terroristici, costituiscono minacce potenziali alla sicurezza ed alla stabilità nella regione.
Ha anche ricordato che l'Unione europea ed i suoi Stati membri si sono dichiarati favorevoli alla prosecuzione dei negoziati attuali nelle migliori condizioni.
martedì 13 maggio 2008
Testo integrale della risoluzione adottata dal Consiglio di sicurezza dell'ONU sul Sahara ...
Il Consiglio di sicurezza dell'ONU ha adottato all'unanimità, mercoledì tardi nella notte, una risoluzione sul Sahara firmando l'appello al realismo ed allo spirito di compromesso lanciato dal segretario generale delle Nazioni Unite, il sig. Ban Ki-moon, ed il suo inviato personale, il sig. Peter Van Walsum, e che proroga, questa volta, di un anno il mandato del MINURSO.
Ecco il testo integrale di questa risoluzione (1813):
"Il Consiglio di sicurezza."
Ricordando le sue risoluzioni precedenti sul Sahara occidentale. Ribadendo il suo appoggio fermo agli sforzi compiuti dal segretario generale ed il suo inviato personale per l'applicazione delle risoluzioni 1754 (2007) e 1783.2007).
Ribadendo la sua volontà di aiutare le parti a raggiungere una soluzione politica giusta, duratura e reciprocamente accettabile, che permetta l'autodeterminazione del popolo del Sahara occidentale nel quadro di accordi conformi agli scopi e principi enunciati nella carta delle Nazioni Unite, e che nota il ruolo e le responsabilità delle parti a tale riguardo.
Chiedendo nuovamente alle parti ed agli stati della regione di continuare a cooperare interamente con l'Organizzazione delle Nazioni Unite e gli uni con gli altri per porre fine al vicolo cieco attuale ed avanzare verso una soluzione politica.
Prendendo nota della proposta marocchina, presentata l'11 aprile 2007 al segretario generale dell'Organizzazione delle Nazioni Unite, e rallegrando per gli sforzi seri e credibili compiuti dal Marocco per avanzare verso un regolamento. Prendendo nota anche della proposta del fronte Polisario, presentata al segretario generale il 10 aprile 2007.
Prendendo nota delle quattro serie di negoziati tenuti sotto gli auspici del segretario generale, e rallegrando per i progressi realizzati dalle parti sulla via di negoziati diretti.
Felicitando di ciò che le parti siano decise, come pure risulta al comunicato dell'inviato personale del segretario generale per Sahara occidentale il 18 marzo 2008 di prevedere l'organizzazione per via terrestre di visite familiari che verrebbe a completare l'attuale programma di trasporto per via aerea, e che invita le parti ad operare in questo senso in cooperazione con l'alto commissariato delle Nazioni Unite per i profughi.
Accogliendo con soddisfazione l'impegno assunto dalle parti di proseguire il processo di negoziati nel quadro di negoziati tenuti sotto gli auspici delle Nazioni Unite.
Notando che, secondo il parere del segretario generale, il consolidamento del statu quo non è un'uscita accettabile per il processo di negoziati in corso, e che nota inoltre che qualsiasi proiezione in questi negoziati avrà un effetto positivo su tutti gli aspetti della qualità della vita del popolo del Sahara occidentale.
Avendo esaminato la relazione del segretario generale il 14 aprile 2008 (S/2008/251). 1. Ribadisce che gli accordi militari di tregua conclusa con la MINURSO devono essere interamente rispettati.
2. Fatto la sua la raccomandazione formulata nella relazione secondo la quale è indispensabile che le parti diano prova di realismo e d' uno spirito di compromesso per mantenere l' slancio stampato al processo di negoziato.
3. Domanda alle parti di continuare a dare prova di volontà politica e lavorare in un'atmosfera propizia al dialogo allo scopo d' avviare più risolutamente negoziati di fondo e di garantire così l' applicazione delle sue risoluzioni 1754 (2007) e 1783 (2007) e il successo dei negoziati, ed afferma il suo sostegno senza riserva a l' impegno assunto dal segretario generale ed il suo inviato personale in vista d' una soluzione alla questione del Sahara occidentale in questo contesto.
4. Domanda anche alle parti di proseguire i negoziati sotto gli auspici del segretario generale, senza condizioni preliminari ed in buona fede, considerando gli sforzi realizzati dal 2006 e dei fatti nuovi verificati in seguito, in attesa di raggiungere una soluzione politica giusta, duratura e reciprocamente accettabile, che fornisce a l' autodeterminazione del popolo del Sahara occidentale nel contesto d' accordi conformi con gli scopi e principi enunciati nella carta delle Nazioni Unite, e prendono nota del ruolo e delle responsabilità delle parti a questo proposito.
5. Invita gli Stati membri a portare il contributo voluto a questi negoziati.
6. Prega il segretario generale di tenerlo regolarmente informato di l' stato dei negoziati tenuti sotto i suoi auspici e dei progressi realizzati, ed intende riunirsi per ricevere ed esaminare ciò che quest'ultimo avrà stabilito.
7. Prega anche il segretario generale di spiegargli la situazione al Sahara occidentale bene prima della fine del mandato della missione.
8. Impegna gli Stati membri a versare contributi volontari per finanziare le misure di fiducia che permettono di moltiplicare i contatti tra i membri distinti di una stessa famiglia, in particolare le visite familiari, come pure le altre misure di fiducia le cui parti deciderebbero.
9. Decide di prorogare jusqu' al 30 aprile 2009 il mandato della missione delle Nazioni Unite per il referendum al Sahara occidentale.
10. Prega il segretario generale di continuare ad adottare le misure volute per fare interamente rispettare dalla missione la politica di tolleranza zero istituita dall' Organizzazione delle Nazioni Unite che riguarda l' sfruttamento e le violenze sessuali e di tenerlo informato e domanda urgentemente ai paesi che forniscono contingenti di adottare le misure preventive volute, in particolare conducendo prima dello spiegamento azioni di sensibilizzazione a queste questioni, e d' altre misure per fare in modo che il loro personale messo in causa in tali atti sia portato a risponderne interamente.
11. Decide di restare afferrato della questione".
Fonte: Le Nazioni Unite
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